La chiesa di Podargoni, dedicata alla Madonna e precisamente intitolata a “Santa Maria Del Bosco”.
La leggenda vuole che una Madonna sia stata trovata, dagli abitanti di Podargoni, in un bosco vicino, e da qui portata in paese dove poi e stata posta sull’altare maggiore venerata come protettrice.
Si racconta sempre da leggende tramandate, che molti furono gli interventi della Madonna venerata, per proteggere quella gente che dal bosco l’aveva portata in chiesa. Racconti più o meno fantasiosi, di pestilenze scampate, attacchi di briganti ed altri ancora, in cui la Madonna del Bosco con il suo intervento ha fatto scudo salvando la popolazione.
Questa è la leggenda, la realtà invece inizia dagli unici atti trascritti ritrovati, che risalgono al 2 aprile del 1587 anno in cui i priori della chiesa Bastiano e Giuseppe Soraci, hanno stipulato un contratto con l’allora famoso scultore messinese Rinaldo Bonanno, per la realizzazione della magnifica statua marmorea della Madonna col Bambino denominata Santa Maria Del Bosco. Partendo da quest’evento si capisce che la chiesa a Podargoni esisteva anche prima del 1587, e doveva essere anche abbastanza fiorente visto la commessa fatta.
Negli appunti delle visite Pastorali compiute dall’Arcivescovo di Reggio Calabria Annibale D’Afflitto, in tutta la Diocesi, si ricavano notizie di varia natura, quali ad esempio: quella sulla chiesa di Santa Maria del Bosco (20 aprile 1595 fu elevata a parrocchia) egli trova in questa visita una situazione precaria, perché la Chiesa non ha cappellano e deve venire il parroco da Santo Stefano (paese a vicino a Podargoni) per dire messa. Dice che c’è una statua in marmo della Madonna con il Figlio in braccio, ornata da due corone (non specifica il materiale). Nella chiesa ci sono, oltre all’altare maggiore, altri cinque altari, dedicati a San Rocco, al Crocifisso, a San Nicola, a San Francesco e Sant’Antonio. Segnala anche una grande tavola dipinta con Gesù. Rileva che mancano il fonte battesimale e il tabernacolo.
Il terremoto del 1783 risparmiò la parrocchia di Podargoni ma lo stesso non avvenne per quello del 1908 che la distrusse completamente. Inizialmente fu sostituita da una baracca prima e da una costruzione poi, subirà l’insulto della natura con l’alluvione del 1951 soltanto il 5 aprile 1956 si inizierà ad officiare nell’attuale edificio sacro.
Delle chiese costruite prima del 1956 non abbiamo avuto modo di avere alcuna notizia costruttiva, né una pianta, tantomeno lo stile.
Come abbiamo detto la costruzione dell’attuale chiesa di Santa Maria del Bosco fu iniziata nel 1952 ed ultimata nel 1956, ha sede a metà del paese.
E’ composta da una navata centrale con presbiterio a semicerchio, dove è posto al centro l’altare maggiore sovrastato da una nicchia, dove trova posto la Madonna col Bambino del Bonanno. Tra l’altare maggiore e la nicchia c’è il tabernacolo finemente incorniciato in una scultura ligenea artigianale. Tutto il presbiterio era rivestito in marmo (fino agli anni sessanta l’altare era accostato al muro e il presbiterio era diviso dal resto della chiesa da colonnine, in seguito alla riforma fu completamente rimosso il vecchio altare e le colonnine), fu così rifatto l’altare maggiore in marmo che occupa la parte centrale del presbiterio, sempre nello stesso periodo è stato rifatto il sottotetto ed è stato realizzato in pannelli di legno intarsiati, è stata fatta anche la cantoria sempre nello stesso stile. Oltre all’altare maggiore, esistono altri due altari minori dedicati uno all’Immacolata ed un altro a San Antonio.
In fondo alla chiesa quasi all’entrata si trova il fonte battesimale interamente costruito in marmo e circondato da colonnine, quasi a farne un luogo separato.
Notevole e la presenza di statue, bellissima e la copia della Madonna col Bambino posta su una colonna in marmo, questa statua viene portata in processione per le vie del paese.
Un tempo la statua che era portata in processione veniva adornata dagli ex voto, ora ciò non avviene più. Molto preziosi sono i suppellettili e i paramenti che si trovano in chiesa, quasi tutte donazioni. Di rilievo sono le due corone in argento e pietre dure della Madonna marmorea, una pesante croce in argento sobbalzato, i paramenti usati durante la processione dell’Ascensione in pesante damascato bianco e lavorazioni in oro, tovaglie in pizzo filet in filo oro e pittura.
Nel 1996 alcuni paramenti e suppellettili della parrocchia sono stati esposti nel neonato museo di arte ecclesiastica, con sede in San Paolo alla Rotonda. Come abbiamo già detto gli ex voto sono tanti a prevalentemente sono oggetti in oro al momento custoditi da responsabili. In chiesa c’è un vecchio armonio a tastiera ancora funzionante e datato 1960. Accostata alla chiesa c’è ovviamente la sacrestia e un piccolo corridoio che porta al campanile dove due armoniose campane annunciano l’inizio delle funzioni.
Il prospetto esterno della chiesa e tipico degli anni 50, molto lineare.
Alla chiesa si giunge da una larga scalinata che porta al sacrato, da qui si accede al portico dove si trova la porta d’ingresso minore, all’entrata maggiore ci si arriva dallo stesso sacrato che porta ad una piccola scalinata in marmo con due colonne anch’esse marmoree, che sorreggono un terrazzamento a protezione del portale in legno.